giovedì 24 luglio 2014

Additivi alimentari: cosa sono e loro pericolosità

Tutti gli alimenti confezionati (e spesso anche quelli sfusi e freschi) di produzione industriale (e non) contengono uno o più additivi naturali o artificiali.
Queste sostanze vengono aggiunte per ragioni tecniche o commerciali e non hanno alcun valore nutritivo.
Gli additivi possono essere utilizzati allo scopo di rendere l'alimento più colorato, di mantenere l'aspetto e la consistenza originari fino al momento del consumo, di prolungare la durata di conservazione e, spesso, anche di mascherare l'assenza di alcuni ingredienti di valore o l'uso di materie prime di qualità scadente.
Gli additivi, a seconda della loro funzione, sono suddivisi in categorie e a ognuno è associato un codice, generalmente composto da una E seguita da 3 o 4 cifre. Il codice è valido in tutta Europa. 
Attualmente l'utilizzo degli additivi alimentari è regolamentato da diverse direttive CEE e le sigle con cui queste sostanze vengono individuate iniziano con una E, che indica l'autorizzazione all'utilizzo ottenuta da parte dell'Unione europea.
La E è seguita da un numero che consente di identificare la sostanza:
- da E100 a E199 coloranti;
- da E200 a E299 conservanti;
- da E300 a E399 antiossidanti, regolatori di acidità;
- da E400 a E499 addensanti, stabilizzanti, emulsionanti;
- da E500 a E599 correttori di acidità, antiagglomeranti;
- da E600 a E699 esaltatori di sapidità;
- da E900 a E999 additivi vari, tra cui gli edulcoranti.
Tutte le sostanze utilizzate negli alimenti devono essere indicate nell'etichetta, esse sono consentite dalla legge in quanto o sono totalmente inerti o non presentano un grado di tossicità tale da causare problemi immediati con l'assunzione in dosi limitate.   
Nell’etichetta:
  • Gli ingredienti e gli additivi sono elencati, in ordine decrescente, in funzione della quantità contenuta nel prodotto.   
  • La categoria dell’additivo (conservanti, acidificanti, antiossidanti...).
  • Il nome dell’additivo (acido sorbico, lecitina, cera d’api...) o il codice europeo (E 220, E 322, E 901...).
Principali categorie di additivi: descrizione, funzione e utilità.
Addensante -- Agiscono sulla consistenza degli alimenti modificandola o rendendola più stabile. Sono idrosolubili: aumentano di volume a contatto con l'acqua, determinando la viscosità del composto. Possono però anche ingannare il consumatore circa la vera natura degli ingredienti.
Agente antischiumogeno -- Sono sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma.
Agente di carica -- Contribuiscono ad aumentare il volume di un prodotto alimentare senza aumentare in modo significativo il suo valore energetico.
Agente di resistenza -- Permettono di mantenere o rendere i “tessuti” della frutta e della verdura sodi e compatti. Inoltre, se usati in interazione con i gelificanti, sono in grado di formare o rafforzare un gel.
Agente di rivestimento -- Applicati alla superficie esterna, conferiscono agli alimenti un aspetto brillante e forniscono un rivestimento protettivo, “tappando” i pori della buccia e impedendo l'infiltrazione di microrganismi. Rappresentano anche un ottimo sistema per evitare che gli alimenti si secchino o perdano l'aroma.
Agente di trattamento delle farine -- Sono sostanze che vengono aggiunte alla farina o a un impasto per migliorarne le qualità di cottura.
Agente gelificante -- Agiscono sulla consistenza degli alimenti modificandola o rendendola più stabile. Sono idrosolubili: fissano l'acqua in un reticolo creando legami tra molecole. Possono ingannare il consumatore circa la vera natura degli ingredienti.
Agente lievitante -- Sono sostanze, o combinazioni di sostanze, che liberano gas (CO2) determinando l'aumento del volume di un impasto o di una pastella, sostituendo così i lieviti. Agiscono anche come regolatori dell'acidità e antiagglomeranti per i prodotti a base di cacao.
Agente schiumogeno -- Sono sostanze che rendono possibile l'ottenimento di una schiuma.
Agente sequestrante -- Sono sostanze che “sequestrano” gli ioni metallici (ad es. il ferro) responsabili del deterioramento degli alimenti.
Agente umidificante -- Sono sostanze in grado di impedire l'essicazione degli alimenti, regolando il tenore dell umidità.
Antiagglomerante -- Aggiunti agli alimenti, riducono la tendenza delle particelle individuali ad aderire una all altra. Così, anche se i prodotti vengono compressi per essere immagazzinati in grandi quantità, conservano la loro consistenza. Si trovano, soprattutto, nel sale, nei prodotti a base di cacao e nello zucchero.
Antiossidante -- Proteggono gli alimenti dal deterioramento provocato dal contatto con l'aria, prolungando la durata della conservazione. Alcuni sono naturalmente presenti negli alimenti. Altri, quelli sintetici, possono creare dei problemi: in alcuni casi sono esplicitamente proibiti nei prodotti per lattanti e per la prima infanzia.
Colorante -- Vengono utilizzati per restituire o alterare il colore originale degli alimenti per renderli più appetibili. Possono suggerire una qualità migliore e, in questo modo, ingannare il consumatore circa la vera natura degli ingredienti. Possono essere di origine naturale (vegetale, animale o minerale) o sintetici.
Conservante -- Prolungano la durata di conservazione degli alimenti, proteggendoli dalle alterazioni causate da batteri, muffe e lieviti responsabili del loro deterioramento. Alcuni devono essere evitati. Altri possono essere utili, sebbene non siano esenti da tossicità.
Edulcorante -- Vengono utilizzati per addolcire gli alimenti. Possono essere aggiunti direttamente ai prodotti, in sostituzione dello zucchero, o essere venduti a parte. Sono utili in caso di diabete o durante una dieta dimagrante, ma non devono essere consumati sistematicamente in sostituzione dello zucchero.
Emulsionante -- Agiscono sulla consistenza degli alimenti modificandola o rendendola più stabile. Possono legarsi sia con l'acqua che con i grassi. Se ingeriti in grandi quantità possono provocare un aumento dell'assorbimento di prodotti che normalmente sarebbero poco o per nulla assorbiti.
Enzima -- Sostanza in grado di veicolare una specifica reazione nell'alimento.
Esaltatore di sapidità -- Esaltano il sapore e/o la fragranza di un alimento. Non svolgono nessuna funzione importante nella nostra alimentazione: accentuano il sapore degli alimenti e, in questo modo, possono nascondere la mancanza di ingredienti di qualità. Inoltre, abituano il consumatore a un sapore artificiale intenso.
Gas d'imballaggio -- Sostanze gassose che vengono immesse in un contenitore, durante o dopo il confezionamento di un alimento. Si sostituiscono all'aria e proteggono in questo modo l'alimento dallo sviluppo di microrganismi, consentendone la conservazione più a lungo.
Propellente (gas propulsore) -- Serie di sostanze gassose che vengono immesse in un contenitore, durante o dopo il confezionamento di un alimento. Hanno come effetto l'espulsione di un prodotto alimentare da un contenitore (sono utilizzati, per esempio, nelle bombolette di panna montata).
Regolatore di acidità -- Modificano o controllano l'acidità o l'alcalinità degli alimenti. L'impiego di acidi è una tecnica di conservazione: la loro aggiunta provoca una riduzione del pH, che impedisce lo sviluppo di batteri, muffe e lieviti. Inoltre, conferiscono agli alimenti un sapore più intenso
Sinergista -- Sostanze che agiscono a servizio di antiossidanti, rendendoli nuovamente idonei a continuare la loro attività.
Stabilizzante -- Agiscono sulla consistenza degli alimenti modificandola o rendendola più stabile. Sono sostanze che stabilizzano, conservano o accentuano il colore dei prodotti alimentari e aumentano la capacità di agglomerazione degli alimenti.
Supporto per additivi -- Vengono utilizzati per modificare (sciogliere, diluire, disperdere) un additivo alimentare senza alterarne la funzione, allo scopo di facilitarne la manipolazione, l'applicazione o l'impiego.

Altroconsumo
Altroconsumo: ricerca additivo
Ministero della Salute
The European Food Information Council (EUFIC), sicurezza alimentare, qualità dei cibi, salute e nutrizione
Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA), operativo presso la sede di Roma dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana (IZSLT).


I 16 additivi alimentari più pericolosi
tratto dall'articolo "Top 16 chilling food additives" di John McKiernan  del 05-11-2013 http://www.naturalnews.com
e da  "Top 10 Food Additives to Avoid" di Laurentine ten Bosch, Producer - 'Food Matters' http://foodmatters.tv

La Food and Drug Administration, Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali (FDA) è l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
L’FDA ha come scopo la protezione della salute dei cittadini attraverso regolamenti che controllino la messa sul mercato dei prodotti che sono sotto la sua giurisdizione, tra cui i farmaci, gli alimenti, gli integratori alimentari e gli additivi alimentari, i mangimi e farmaci veterinari, le attrezzature mediche, il sangue e gli emoderivati per trasfusioni e i cosmetici.
La FDA mantiene un elenco di oltre 700 additivi alimentari che sono generalmente riconosciuti come sicuri , o "GRAS" . Molti degli additivi di questa lista non sono però mai stati testati e alcune sostanze è noto essere nocive.
Secondo la FDA , gli additivi che hanno dimostrato essere tossici sono usati solo a un “livello di 1/100th della somma che è considerato dannosa. La FDA ha dato l’approvazione a molti additivi che poi sono stati valutati tossici, a titolo di esempio, il ciclamato è stato un popolare dolcificante artificiale utilizzato negli anni ’50 e ’60 che è stato poi vietato dopo che è stato collegato al cancro .
Anche supponendo che queste sostanze chimiche sono sicure al livello “1/ 100″  secondo ciò che permette FDA, vi è un aspetto molto importante che non viene preso in considerazione, il fatto che le persone non sono esposte ad una singola sostanza ma contemporaneamente a molte altre.
16 degli additivi alimentari più pericolosi:
  1. I dolcificanti artificiali – varietà popolari includono l’aspartame e la saccarina , l’aspartame (E951) è una neurotossina legata a un QI inferiore, tumori cerebrali , sclerosi multipla, la fatica cronica e la fibromialgia, la saccarina è legata all'aumento di peso e tumori della vescica.
  2. Bromato di potassio – Aumenta il volume di prodotti da forno, noti per causare il cancro negli animali; una piccola quantità può essere pericolosa per l’uomo; vietato in Europa, Canada e Cina.
  3. Olestra – sostituto del Grasso; provoca diarrea e interferisce con la capacità del corpo di assorbire i nutrienti vitali, vietato nel Regno Unito e in Canada.
  4. Oli vegetali bromurati – Aiutano a conservare il sapore nelle sode, si accumulano nel corpo e provocano problemi di memoria e di nervi; vietati in 100 paesi.
  5. Caramello colorante – colorante, a volte fatto con ammoniaca; classificato come ” noto per causare il cancro ” in California.
  6. Il glutammato monosodico ( MSG ) – esaltatore di sapidità; legato al mal di testa, nausea e obesità.
  7. Sciroppo di fruttosio – dolcificante; fonte numero uno di calorie negli Stati Uniti; solleva LDL e contribuisce al diabete.
  8. Parabeni – usati per prevenire lieviti e muffe; possono interrompere l'equilibrio ormonale; possono abbassare il numero di spermatozoi e la produzione di testosterone nei ratti; trovati nel tessuto del cancro al seno.
  9. Anidride solforosa - conservanti; distrugge le vitamine B1 e E; legata a problemi bronchiali. L’anidride solforosa e i suoi derivati, vengono impiegati, nonostante la loro elevata tossicità, come additivo in tutti i campi alimentari, in particolare l’enologia. Si trova ad esempio in: baccalà, gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca, prodotti sotto aceto e sotto olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a base di succo di frutta, funghi secchi, uve trattamento post raccolta, farine e fiocchi di patate, insalate trattate nei ristoranti con spray per mantenere un aspetto fresco.
  10. Butilidrossianisolo E20 (BHA) e butilidrossitoluolo hydrozyttoluene (BHT) – conservanti; forma che provocano il cancro composti, una volta all'interno del corpo; vietato in alcune parti d’Europa e in Giappone. Il butilidrossianisolo è stato il primo antiossidante sintetico. Questo composto è un insieme di sostanze stabili, insolubili in acqua, alle quali si aggiungono altri additivi antiossidanti, si può trovare in torte, biscotti, derivati di cereali, condimenti, salse e zuppe pronte, dadi, latte in polvere, fiocchi di patate, aromi alimentari, gomme da masticare ecc. Anche per questo additivo si annoverano opinioni discordanti sul suo grado di tossicità: alcuni studiosi non hanno escluso che il butil-idrossianisolo possa essere cancerogeno o mutageno, mentre altri obiettano questa tesi, sostenendo che le sperimentazioni siano state fatte su ratti e non su esseri umani. Oltre a ciò si pensa, infatti, che il butil idrossianisolo contribuisca anche ad aumentare i livelli di colesterolo ematico e di lipidi nel sangue, e favorisca la formazione di enzimi gastrici nel fegato, alimentando la distruzione di altre sostanze come la vitamina D.
  11. Nitrato di sodio / sodio nitrito – I nitrati e i nitriti sono composti azotati che derivano dalla scomposizione di sostanze organiche. Sono componenti essenziali dei concimi naturali, ma si ottengono per procedimento chimico e vengono utilizzati sia nella produzione dei fertilizzanti utilizzati in agricoltura, che come additivi dall'industria alimentare. Conservanti, altamente cancerogeni che una volta all'interno del corpo, risultano essere particolarmente tossici per il fegato e il pancreas.
  12. Solfito di sodio – Conservante; legato ad asma, mal di testa, problemi respiratori ed eruzioni cutanee.
  13. Olio vegetale parzialmente idrogenato – conservante multiuso e agente di solidificazione, abbassa il colesterolo buono, aumenta il colesterolo cattivo e il rischio di attacco di cuore, ictus e diabete.
  14. Azodicarbonammide – Farina agente sbiancante; legato ad asma, vietato in Australia, nel Regno Unito e in Europa.
  15. Coloranti alimentari:
  • Blu #1 (blu brillante) E133, uno studio non pubblicato ha suggerito la possibilità che provochi tumori ai reni nei topi. E’ presente in: prodotti da forno, bevande, polveri per dessert, caramelle, cereali, farmaci e altri prodotti.  
  • Blu #2 (Indigo Carminio) E132, provoca un incidenza statisticamente significativo di tumori, in particolare gliomi cerebrali, nei ratti maschi. E’ presente in: bevande colorate, caramelle, cibo per animali, altri prodotti alimentari e farmaci. 
  • Rosso #3 (eritrosina) E127, riconosciuto nel 1990 dalla FDA come cancerogeno per la tiroide negli animali ed è vietato nei cosmetici e nei farmaci per uso esterno. E’ presente in: involucri delle caramelle salsicce, farmaci per via orale, ciliegie al maraschino, prodotti da forno.
  • Rosso #40 (Rosso Allura) E129, questo è il colorante più diffuso e consumato. Può accelerare la comparsa di tumori del sistema immunitario nei topi. E’ inoltre causa di reazioni di  ipersensibilità (allergia) in alcuni consumatori e potrebbe innescare iperattività nei bambini. E’ presente in: bevande, prodotti da forno, dessert in polvere, caramelle, cereali, alimenti, farmaci e cosmetici.
  • Giallo #5 (tartrazina) E102, provoca reazioni di ipersensibilità a volte gravi e potrebbe causare iperattività e altri effetti comportamentali nei bambini. E’ presente in: alimenti per animali domestici, diversi prodotti da forno, bevande, polveri da dessert, caramelle, cereali, gelatina per dolci, e molti altri alimenti, nonché prodotti farmaceutici e cosmetici.
  • Giallo #6 (giallo tramonto) E110, causa tumori surrenalici negli animali e gravi reazioni di ipersensibilità. E’ presente in: prodotti da forno colorati, cereali, bevande, polveri da dessert, caramelle, gelatina per dolci, salsicce, cosmetici e farmaci.
16 . Additivi alimentari indiretti – Sostanze non aggiunto direttamente al cibo che ancora finire nel prodotto finale; plastica e altri imballaggi che vengono a contatto con alimenti; sostanze nei mangimi animali tra cui pesticidi, antibiotici e metalli pesanti (tra cui l’arsenico) e gli ormoni sintetici iniettate animali.

http://www.alimentipedia.it
http://www.ricetteecooking.com

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