giovedì 17 luglio 2014

Come usare il ciuccio in modo corretto?

Il ciuccio è un prezioso aiuto sia per la mamma che per il bambino perché serve a tranquillizzare il piccolo in momenti di particolare tensione.
A volte può, inoltre, scongiurare mali peggiori:
  • Il bambino che sente l’esigenza di succhiare finirà col mettersi il dito in bocca (in genere il pollice) e questa abitudine, sarà difficile da eliminare perchè  il pollice sarà sempre lì con lui.
  • Numerose ricerche hanno dimostrato che il ciuccio riduce il rischio di SIDS (la morte in culla). Tenere il ciuccio in bocca impedisce che la lingua cada all’indietro provocando un’ostruzione completa dell’orofaringe.
E' molto importante acquistare prodotti sicuri e certificati. 
Il ciuccio può essere realizzato in caucciù o in silicone ed è prodotto in due tipi:
  • quello a ciliegia con la tettarella tonda (come un capezzolo) che si utilizza con bambini di poche settimane;
  • quello anatomico con la tettarella schiacciata che punta verso l’alto che viene usato nei mesi successivi.
E’ importante lavare il ciuccio e disinfettarlo.
il ciuccio deve essere cambiato con una certa frequenza perchè:
  • si deteriora con l'uso;
  • deve seguire la crescita del palato del bambino per aiutare a prevenire problemi nella formazione del palato.
L'American Academy of Pediatrics nelle linee giuda per la prevenzione della SIDS (la morte in culla), per chi utilizza il ciuccio raccomanda:
  • Il ciuccio andrebbe usato quando si corica il bambino per dormire e non essere reinserito in bocca una volta che il bambino sia già addormentato.
  •  Se il bambino rifiuta il ciuccio non dovrebbe essere costretto a prenderlo.
  • I ciucci non devono essere rivestiti di alcuna soluzione dolce.
  • I ciucci devono essere puliti frequentemente e sostituiti regolarmente.
  • Per i neonati allattati al seno occorre ritardare l'introduzione del ciuccio fino a 1 mese di età al fine di garantire il buon avvio dell'allattamento al seno.
In caso di allattamento al seno, si raccomanda di consigliare il ciuccio almeno dopo 15 giorni di vita. La modalità di suzione del ciuccio è diversa rispetto a quella del capezzolo, il neonato quindi potrebbe trovarsi disorientato di fronte a tecniche così differenti e potrebbe non attaccarsi efficacemente al seno, compromettendo in tal modo il buon avvio dell’allattamento.
L'utilizzo del ciuccio, dopo questo periodo, non modifica la prevalenza e la durata dell’allattamento al seno.
Inoltre il ciuccio va usato con consapevolezza e moderazione. Se il bambino è irritato e piange, invece di consolarlo immediatamente con il ciuccio è meglio provare a farlo con le parole, le coccole e gli abbracci. 
Testo tratto da:

Problemi causati dall'uso eccessivo del ciuccio
Il palato del bambino è formato da ossa che sono in formazione e non ancora saldate. L’utilizzo continuo e per molte ore, del ciuccio, inserisce in una bocca in formazione un supporto solido che costringe il palato del bambino a svilupparsi, tenendo conto di questo elemento.
L’influenza del ciuccio e non solo del ciuccio, sul palato si manifesta su 3 piani:
  • Sul piano trasversale, ovvero sullo sviluppo dell’ampiezza del palato, poichè il succhiotto si interpone tra la lingua e l’arcata superiore, impedendo alla lingua di poggiare sul palato. La lingua, fra le sue funzioni, ha quella di consentire l’allargamento dell’arcata dentale superiore e di adattarla a quella inferiore. L’interposizione del succhiotto, o di qualunque oggetto che viene succhiato, tra la lingua e il palato ostacola il naturale sviluppo e ingenera una contrazione del palato, cioè l’osso  superiore può diventare più stretto di quello inferiore.
  • Sul piano saggittale (per intendersi, di profilo), la presenza persistente del ciuccio determina un allungamento dell’arcata superiore. I denti davanti superiori risultano sporgenti rispetto agli inferiori.

                                                   
  • Sul piano verticale, con l’interposizione del ciuccio, il bambino sviluppa il cosiddetto “morso aperto”: osservando la bocca del bambino quando e’ chiusa e i denti posteriori sono a contatto, davanti si nota che i denti rimangono distanziati tra loro, e lasciano una sorta di apertura in cui il bambino facilmente interpone la lingua.
                                                   
Su bimbi che smettono di usare il ciuccio verso l’anno e mezzo o prima in genere avviene il  ripristino del fisiologico equilibrio tra ossa mascellari e muscolatura (lingua e labbra) e spesso si può osservare una risoluzione spontanea del problema: eliminato il ciuccio viene meno l'azione schermante di esso sulle labbra ed esse esercitando la loro fisiologica pressione consentono il naturale arretramento della dentatura.
Nei bambini più grandi, in cui le ossa sono più solide e le deformazioni sono più importanti, spesso si creano modificazioni tali da richiedere l’intervento di uno specialista in Ortodonzia  e di un Logopedista.

Testo tratto da:
Articolo di  Barbara Siliquini "Il ciuccio e il palato dei bambini, intervista all’odontoiatra" Valentina Becherucci
http://www.genitorichannel.it/benessere-naturale/ciuccio-e-problemi-denti-bambini.html
Immagini tratte da:
http://www.dentistaferrarapareschi.com/ortodonzia

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