giovedì 15 maggio 2014

L'arte di educare

"L'arte di educare vuole che chiunque la professa vi spenda tutto il suo tempo, vi adoperi ogni suo potere, vi faccia uno studio speciale; e alla squisitezza e sagacità dell'ingegno, alla bontà ed opportunità della dottrina, alla destrezza delle maniere aggiunga una pazienza ed una vigilanza indicibili" (Vincenzo Gioberti).

“ Educare, in fondo, non è così difficile. Una volta fornite informazioni di carattere generale sulle diverse fasi di sviluppo del bambino e sulle sue esigenze primarie, basterà la volontà di andargli incontro assicurandogli sempre la nostra presenza e il nostro sostegno". (dal libro “Le madri non sbagliano mai” del Professor Giovanni Bollea, psichiatra e medico, padre della moderna neuropsichiatria infantile).

 “Educare deriva da educere, cioè guidare senza soffocare: affetto e rimprovero, insomma, hanno uguale importanza. Ricordiamo tuttavia che qualunque atteggiamento educativo adottato, la madre non deve mai dire al bambino che non gli vuole più bene; meglio la faccia arrabbiata (mai truce), o una buona sculacciata, anziché la minaccia di privarlo del proprio affetto, che potrebbe essere traumatica. l’ammonizione dovrà perciò essere breve e il genitore non dovrà tenere a lungo il broncio”. (dal libro “Le madri non sbagliano mai” del Professor Giovanni Bollea, psichiatra e medico, padre della moderna neuropsichiatria infantile).

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